tondi doni

Tondi doni, 2007 - tecnica mista su legno laccato, dim diametro cm. 33

 

Chiunque si ponga il problema della rappresentazione si confronta con la logica della percezione visiva; tale è stato il compito dell’artista rinascimentale, che ha precorso le più avanzate tecniche della realtà virtuale.

Il limite insormontabile di questa ricerca resta l’occhio, la nostra finestra aperta sul mondo che lascia filtrare una piccola porzione dello spazio esterno convenzionalmente ingabbiato in un in-visibile cono.

Il tentativo dell’artista è quello di scavalcare i limiti della comune percezione cercando di leggere la dimensione dell’oltre e dilatare all’infinito la ricerca della meraviglia.

Le opere sono visioni estatiche traslate dal cono ottico per spaziare al di fuori. L’artista si affida ad un’arte irreale ed intimistica, dove le forme, le figure e i colori sono affidati nel loro comporsi e scomporsi ai comandi muti della mente.

I tondi  sono doni dell’inconscio, forme ovoidali che richiamano l’uovo primordiale della creazione.

Nei tratti freschi e spontanei, frutto di una lunga frequentazione della cultura del disegno, l’artista vaga nello spazio in bilico tra l’incessante rotazione della materia e la ricerca di un equilibrio stabile.

Si affaccia nelle sue opere di profilo, tentando di far emergere tra i segni che ci circondano i sensi riposti di una mente umana talvolta assopita.

Paola Consolati