Ferri

Una serie di dipinti su lamiera corrosa dal tempo e dalla tecnica, acquisita da una lunga frequentazione delle botteghe artigiane; tra l'incessante rotazione della materia e la ricerca di un equilibrio stabile, l'artista si affida ad un'arte irreale ed intimistica, dove forme e colori sono affidati nel loro comporsi e scomporsi ai comandi muti della mente.

L’artista avvicina il divertimento ingegnoso dei ready-made allo stravolgimento di citazioni colte, riprende soggetti della pittura aulica del Parmigianino e recupera la classicità come gesto. Evidente è l’idea di trastullarsi nella de contestualizzazione di cult visivi riducendoli ad un fluire di forme immerse nel colore; piccole mani emergono dal fondo a suggerire l’ccasione per giocare. Le immagini sono istantanee e si sottraggono al tempo descrittivo. E’ l’ovale la forma che maggiormente delinea la volontà dell’artista di allinearsi con l’eleganza formale delle vette del Cubismo, come Picasso e Braque, ma attraverso una visione contemporanea.

I "ferri" sono stati realizzati dal 1997 esposti per la prima volta alla mostra personale alla Pinacoteca Civica di Macerata nel 1998, in diverse mostre di tra cui la  52 ° Rassegna Internazionale d'Arte GB Salvi di Sassoferrato nel 2002 nel 2009 alla mostra / spettacolo  "Gocce d'infinito"  realizzata nello show room della azienza Nice & Square, con la compagnia "Teatro del Contagio". Infine nel 2012 alla Personale organizzata da Laboratorio41 a Macerata. L'opera Strumento per veicolare il pensiero occidentale   è stata selezionata per il  Premio Artemisia 2006  ed esposta all ' Atelier dell'Arco Amoroso ad Ancona.